La frattura delle costole
A molte persone è successo di riportare in un qualche evento una frattura delle costole. Si tratta di un fatto traumatico piuttosto frequente e doloroso ma raramente assume carattere di pericolosità. Prima di capire quali possono essere le cause e come si risolve, dobbiamo puntualizzare cosa sono le costole.
Cosa sono le costole
Probabilmente a molti sembrerà inutile questa nostra puntualizzazione ma crediamo sia comunque utile per comprendere a fondo di cosa si parla quando ci si riferisce alla frattura si queste strutture anatomiche.
Le costole sono formazioni ossee che sono attaccate posteriormente alle vertebre e si richiudono anteriormente a formare l’ossatura del torace con una forma ad arco. Le costole non sono tutte uguali, sono infatti suddivisibili in:
- Costole fisse
- Costole flottanti
Le costole si trovano attaccate posteriormente alle vertebre attraverso delle formazioni di cartilagine che lasciano alle costole comunque un certo grado di elasticità, di movimento.
Le costole fisse sono attaccate anteriormente allo sterno, sempre attraverso formazioni di cartilagine; in pratica formano nella parte superiore del torace una gabbia fissa ,mentre le costole flottanti hanno una maggiore mobilità non avendo contatto anteriore, restando libere di muoversi in senso orizzontale.
Le costole rappresentano, quindi, la cosiddetta “gabbia toracica” con importanti funzioni.
A cosa serve la gabbia toracica
La gabbia toracica costituita dalle costole racchiude diversi organi fondamentali per il nostro corpo:
- Il cuore
- I polmoni
- Il fegato
- La milza
- Le arterie toraciche
Anche i reni sono almeno parzialmente protetti, posteriormente, dalle costole.
In pratica questa gabbia rappresenta una protezione di importanti organi verso il rischio di traumi. Nonostante questo, la resistenza delle costole è limitata e si possono fratturare con una certa facilità a fronte di sollecitazioni fisiche di una certa importanza.
Cause della frattura delle costole
Le cause delle fratture delle costole sono in assoluta prevalenza di carattere traumatico esterno come possono essere, ad esempio, traumi da incidenti stradali, sul lavoro, cadute ed attività sportive.
Il tessuto osseo può andare incontro ad impoverimento in alcune malattie come, ad esempio, l’osteoporosi o particolari malattie metaboliche. L’impoverimento del tessuto osseo rende tutte le ossa più deboli, quindi meno resistenti a sollecitazioni, predisponendole a fratture.
In alcuni casi si riscontrano incrinature e fratture conclamate delle costole anche solo in seguito a violenti accessi di tosse, senza un evento traumatico esterno.
Sintomi, diagnosi, terapia
Le fratture alle costole sono piuttosto dolorose, anche perché costantemente sollecitate nel movimento dovuto alla respirazione o da semplici movimenti come, ad esempio, l’atto del chinarsi o un qualunque altro movimento che solleciti i muscoli toracici.
La frattura delle costole si diagnosticano con una semplice radiografia del torace che evidenzierà la discontinuità ossea. La frattura di una o più costole può provocare lesioni agli stessi organi che vengono dalle stesse protette, più frequentemente con la perforazione del polmone.
In questi casi, se il medico sospetta tale evenienza, si potrà approfondire la diagnosi con una TAC o una Risonanza Magnetica.
La cura delle fratture delle costole si limita al trattamento del dolore e al riposo per un periodo da pochi giorni fino anche a 20 e più.
E’ opportuno evitare la posizione distesa che aumenta il dolore, assumendo, invece, una posizione semi seduta.
Non esistono evidenze scientifiche dell’efficacia di applicazioni di Magnetoterapia ma in molti riportano beneficio da questo, purché le applicazioni siano piuttosto ravvicinate nella stessa giornata.
Le persone che non possono assumere terapie antinfiammatorie e antidolorifiche, possono trovare beneficio dalla fasciatura toracica non troppo stretta che mantiene il calore con una funzione antalgica ma soprattutto limitando il movimento delle costole, riducendo di conseguenza anche il dolore.
Le costole flottanti sono certamente quelle maggiormente soggette a fratture ma con meno complicazioni conseguenti mentre la frattura delle costole fisse, spesso, hanno più conseguenze anche rispetto agli organi interni.